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Scambio di raggi solari

tra la Svizzera ed il Perù 

 

Info Nr. 5 - Dicembre 2003

                                                                                                                                              

 

Progetto solare sull’altipiano Andino.

Alla riscoperta del Dio sole tra Cuzco ed il lago Titicaca.

 

 

Buon Natale e Felice Anno Nuovo

 

Oibó, la memoria stà gocando brutti scherzi? Ci siamo dimenticati di cancellare il sottotitolo? No, eccoci per la 2’003esima volta in zona regali ed abbuffate. Sarà cosí anche in Perú? Sarebbe bello, eppure secondo le ultime statistiche il 20% dei peruviani (vale a dire l’equiva-lente della popolazione svizzera) vivono in situazione di povertà estrema, per famiglia sbarcano il lunario con circa 5.-CHF al giorno. Sembra che un terzo dei bambini peruani sia denutrito. Accidenti, perché cominciare una lettera informativa cosí negativamente? ALLEGRIA, ALLE-GRIA, il presidente Toledo ha deciso di aumentare gli stipendi minimi mensuali da 205.-CHF a 230.-CHF, questo fú messo su carta pergamena il 28 di luglio del 2003, festa nazionale peruana. Vedremo in futuro cosa ci dirá la messa in pratica di questo decreto urgente del governo.  In summa summarum possiamo dire che l’anno quasi trascorso è stato caratterizzato da alti e bassi. Questa affermazione non dice molto se non si definiscono quanto siamo saliti in alto e quanto siamo caduti in basso.

 

Toccchiamo il fondo! Emergenza!

 Erano 19 anni che il Perú non era stato messo in stato di emergenza. Dopo diversi mesi si sciopero da parte dei professori dei collegi statali, si sono aggiunti allo sciopero gli agricoltori e si è scatenato un effetto di scioperi a catena con blocchi delle vie di comunicazione principali ed un

aumento vertiginoso della criminalità di strada, cosí che al  presidente Toledo alle 22.30 del 27 di maggio non gli resta altro che annunciare lo stato d’emergenza per trenta giorni.  Cosí è che per trenta giorni l’esercito si è incaricato di far rispettare l’ordine e le cose si sono tranquillizzate lentamente. Ad ogni modo lo sciopero è diventato  uno sport nazionale, attualmente sono due mesi che le università nazionali sono ferme, si chiedono piú soldi per l’istruzione, come consequenza gli studenti hanno perso un semestre di studi. Il livello d’istruzione in Perú, secondo un’analisi dell’ UNESCO, sembra essere uno dei peggiori del Sudamerica.  Uno studente peruviano in media si siede dietro il banco di scuola durante 500 ore all’anno mentre la media in Sudamerica è di 1'200 ore. Lo stato peruviano sborsa in media 320.-CHF all’anno per studente, mentre in Cile e Brasile si parla di 1'100.-CHF annuali (in CH saranno 7'000.-CHF). Come tentare di migliorare le cose? Una pellicola portava il titolo “Non ci resta che piangere”. A noi invece ci si è accesa la famosa lampadina.

 

E luce fú

Nell’ultima lettera abbiamo speso alcune parole sull’acquisto di una installazione di pannelli solari, ebbene, attualmente siamo in possesso di due pannelli fotovoltaici, ognuno capace di caricare due batterie e dar vita a sei lampade fluorescenti come pure una radio ed un  televisore. Le due installazioni sono state messe in funzione in due centri educativi a due ore d’auto da Yauri dove i professori e gli alunni hanno a disposizione luce elettrica per fare i compiti e preparare le lezioni. Chiaramente i pannelli vengono utilizzati da piú persone che caricano le loro batterie e tengono luce in casa. Le installazioni sono supervisate da persone che abbiamo formato durante dei corsi a Yauri e le noleggiamo a 13.-CHF mensuali alfine di recuperare la inversione e perché no comperare altre installazioni. Due piccole gocce d’acqua in un oceano scolastico……. ma gli oceani non son anch’essi  composti da gocce d’acqua?  Tanto per rimanere in tema, l’importante è di sempre muovere le acque, sempre stare in movimento. Lo stato peruviano sembra essere coscente che la tecnologia fotovoltaica è l’unica alternativa per le popolazioni rurali andine e della selva dove le linee dell’alta tensione non arriveranno mai. Sembra ci sia nell’aria un progetto di circa quattro millioni di CHF per installare pannelli solari in quattro provincie tra le quali una, Chumbivilcas, confinante con Espinar. Durante il trascorrere del tempo, ci siamo resi conto che il peruviano si anima di brutto quando si parla di concorsi.

 

Concorso di energia solare

Il mese di luglio il CFC (Centro de Formaccion Campesina) ha festeggiato i 25anni di lavoro nella provincia di Espinar ed ha indetto un concorso di tecnologie agropecuarie.

Noi furbini abbiamo preso la palla al balzo ed abbiamo inserito nel programma il tema dell’energia solare. Quattro concorrenti si sono presentati con sette differenti artefatti, tutti assai interessanti. Vincitore è risultato Eudes Cruz Mamani, direttore di un collegio agropecuario il quale ha vinto materiale e assessoramento tecnico per la costruzione di una serra di 20m2 per coprire il fabbisogno di una familglia. Il  prode Eudes ha donato la serra al suo collegio e negli scorsi giorni la serra è stata completata grazie al lavoro manuale di sei studenti. Per San Silvestro è previsto il primo raccolto di insalata. Vista la situazione alimentaria della zona, causa di molte malattie, ci siamo decisi di entrare piú attivamente nella tematica dell’alimentazione.

 

Mejorar el papeo

“Migliorare l’alimentazione”. A parte dei corsi di costruzione di doccie e cucine solari, teoria sui pannelli solari e corsi teorici sull’utilizzo del sole, abbiamo iniziato a dare corsi sulla costruzione e maneggio di serre come pure corsi di “cucinare con il sole”. Spronati dal successo della prima serra, come pure il grande interesse manifestato dalle persone che partecipano ai corsi nel nosrto patio di casa e vedono tutto il ben di Dio che cresce nellla nostra serra, abbiamo deciso di costruire una seconda serra direttamente collegata con la parete della casa cosí che serva allo stesso

tempo come riscaldamento solare  attivo. I primi due corsi di un giorno sulla costruzione e maneggio di  una serra sono stati ben frequentati. Normalmente le patate qui sull’altipiano andino si raccolgono verso la fine di maggio. Quest’anno abbiamo partecipato al raccolto, ci siamo letteralmente spezzati la schiena con utensili dell’epoca degli inca e non abbiamo raccolto quasi nulla. Ci siamo resi conto che rompere con le tradizioni è molto difficile. Ad ogni modo noi cerchiamo di mostrare quello che si puó ottenere in una serra e per Natale raccoglieremo patate fresche che speriamo di qualità. Coscienti dunque della difficoltà di rompere con le tradizioni e volendo introdurre le cucine solari, stiamo impartendo corsi di cucinare con il sole cosí che la gente prima di tutto si renda conto che questa tecnologia funziona ed in secondo luogo apprendano a cucinare dei piatti semplici ma nutrienti come stufati, zuppe di carne e di verdura, riso, patate, torte e biscotti. Cuciniamo cosí per gruppi di dieci – venti persone senza spendere un centesimo per il combustibile e senza sprecare nemmeno un cerino. Persino le visite che riceviamo (sopprattutto dalla CH) stentano un pó a credere in ció che si puó fare con il sole. Tutto stá gravato se non sulla carta, perlomeno nel disco rigido di un computer  in Immensee.

 

Ruth Eberle y Marcelo Kaufmann

La periodista Ruth Eberle e il fotografo Marcel Kaufmann che lavorano nella casa madre della BMI a Immensee ci hanno accompagnati durante alcuni giorni nel nostro lavoro. Come convincerli al meglio delle bontà del sole se non organizzando una dimostrazione solare in un villaggio dove si svolge il mercato settimanale?

Come promuovere il tutto? Semplice, vai alla radio, ti intrattieni in onda per una mezz’oretta con il moderatore, spiegando  le diverse tematiche solari ed il giorno dopo di buon’ora con doccia, cucine, pannello solare, massa per una torta ed un chilo di pasta ti metti in marcia direzione San Miguel dove un centinaio di persone assistono incuriosite alle differenti dimostrazioni e spiegazioni non curanti degli scatti della macchina fotografica di Marcel e le interviste di Ruth. Il tutto facilitato dall’auto (battezzata “El Rayo”, “il fulmine”) la quale ci è stata trasmessa da un equipo della BMI che ha lavorato per tre anni a Otoca, nei pressi di Nazca.

Grazie all’auto, ora possiamo percorrere piú facilmente le strade della provincia e quando riceviamo visite possiamo fare da guide turistiche in questa magnifica provincia di Espinar.

 

Turisti sí o no?

 Naturalmente non possiamo dire che Ruth e Marcel ci hanno visitati nelle spoglie dei turisti come è stato il caso di Lorenza Krüsi, Sebastiano Pollok e Manuela Rief. I tre ticinesi sono stati fra i primi ad approfittare della infrastruttura d’alloggio che abbiamo a disposizione. In effetti abbiamo reso accoglienti dei locali attigui alla

nostra casa cosí da poter accogliere fino a 20 persone. La idea per il futuro è di invitare persone della Svizzera a visitarci, conoscere il nostro lavoro e trasmettere in CH e dal vivo le impressioni ricevute qui sulle Ande. Lorenza Sebastiano e Manuela sono stati ospiti interessanti e durante il paio di giorni di permanenza hanno potuto assistere al transporto e la messa in funzione di una delle due installazioni di pannelli fotovoltaici. Il tutto dopo una bella passeggiata a cavallo valicando una cima vicina ai 5’000msm. Parlando di ospiti, non possiamo assolutamente dimenticarci  di una visita di tutto rispetto.

 

Se te vist cusé, ho vist un Ré (eran dü)

Scherzi a parte, abbiamo persino ricevuto la visita dei Ré, lei la Silvia, lui l’Armando, per farla breve, mamma e babbo.

Chiaramente le emozioni sono state grandi, con Silvia e Nando abbiamo visitato il Machu Picchu, Maras, Chincero, Cusco e dopo alcuni giorni di acclimatazione abbiamo raggiunto Yauri a quota 4’000msm. Nella provincia abbiamo poi visitato diverse comunità, rovine pre-incaiche e li abbiamo fatti partecipi di un corso di introduzione solare a Huayhuawasi.

Oltre che rifornirci di formaggio, salametti carne secca e cioccolata gentilmente offerti da amici e parenti (GRAZIE di CUORE a TUTTI), chiaramente ci hanno riforniti anchesí di aria Ticinese, ci siamo rimessi a giorno sulle diverse peripezie dell’homus ticinensis. Stimato lettore, se desideri infos dal vivo sul nostro lavoro, non esitare a metterti in contatto con Silvia e Armando Ré, Via Mondasc 10, 6514 Sementina, ne sentirai delle belle. Tutti i nostri collaboratori ed amici qui a Yauri hanno aprezzato e stimato moltissimo la visita di mamma e babbo e per loro crediamo sia stato molto importante conoscere dal vivio che cosa mi spinge a rimanere lontano dai miei cari. Effettivamente, una cosa è mettere le cose su papiro, tutt’altra cosa è vedere le cose dal vero, vivere palmo a palmo una giornata di lavoro a Yauri. Ma come sarà mai una giornata di lavoro?

 

È l’alba, alzati e cammina

Chi detta legge nello svolgersi della giornata è chiaramente il sole Mostra i suoi primi raggi, verso le 5.30 o le 6.30, dipende della stagione; giú dal letto. Un bel caffè, una ricca colazione, forse interrotta da qualcuno che picchia alla porta chiedendo informazioni sul costo di una cucina solare o la data di un corso di doccie solari.

Terminata la colazione, in funzione della forza del sole si controllano le temperature delle serre. Che sia indetto un corso o no, non importa, prepariamo le verdure ed eventualmente la carne da cucinare nella cucina solare. Ultimo controllo ai manuali ed agli atrezzi pronti per accogliere i partecipanti ad un corso pratico. Sono le 9.00am, andiamo al CFC ad accogliere i partecipanti al corso. Il CFC ci appoggia un pó in quel che è la logistica dei corsi.

Passa un’ora ed il gruppetto è formato, con i 10 – 15 partecipanti ci incamminiamo verso casa dove nel patio rintuoneranno i suoni dei martelli, delle seghe e del saldatore per i prossimi tre giorni. Introduzione

teorica, alcune delucidazioni sui differenti artefatti solari che si trovano installati nella nostra casa e via, al lavoro. Con assessoramento mio e di un tecnico meccanico che nell’ultima serie di corsi mi ha fatto da spalla  i gruppi di due, tre persone lavorano alacremente. Sono le 13.00pm, è ora di aprire le cucine solari, stappare le pentole e lasciarsi innondare dai ricchi profumi. Una pausa di mezz’ora e via con forze nuove, caricati da proteine calorie e vitamine. “Barriga llena corazon contento” (Pancia piena cuore contento) dicono i partecipanti. Verso le cinque della sera si raccolgono gli atrezzi, si fá ordine e ciao, hasta mañana. Un pó spompato, mi ritiro,  una bella doccia solare ed un sonnellino di una mezzora ricaricano le batterie, lettura di un qualche papiro giunto da Locarno o Immensee. Passeggiata per le vie di Yauri al fine di comperare materiali o cibarie per il secondo giorno di corso. Ritorno all’ovile, cenetta, altra uscita per le vie di Yauri a bere un tè o una cioccolata calda e scambiare qualche parola con amici. A questo punto dobbiamo dire che la vita sociale a Yauri è molto limitata, la gente si incontra per strada, scambia qualche parola e niente piú. Ritorno a casa, si revisa la posta elettronica, si leggono alcune pagine (Sepúlveda y Cohello sono gli scrittori del momento), sono le undici, il sole giá da diverse ore ci ha dato l’arrivederci a domani, è ora di raggiungere la dolce Morfea.

 

Dormiremo sugli allori?

No, ve lo prometto, non dormiremo sugli allori, volete una garanzia? Ebbene ve la diamo. A metà novembre la APES (Associazione Peruana di Energia Solare) della quale sono membro ha organizzato il XSimposio Peruano de Energia Solar. Durante sei giorni, nella città del Cusco si sono riunite un centinaio di persone interessate nelle diverse tecnologie solari. Fra di loro esperti venuti da Spagna, Cile, Bolivia Messico, Germania e….. Svizzera. Ebbene sí, ho avuto l’onore ed il piacere di presentare il lavoro che stiamo svolgendo in Espinar di fronte ad una platea molto eterogenea, formata da tecnici, ingegneri, dottori, professori e sopratutto molti studenti. Só che non stà bene “mettere giú pocia” ma posso dire che la presentazione ha avuto un buon successo. Molti studenti, professori e professionali del campo solare hanno mostrato molto interesse e molte sono le mails che ricevo da persone che mi chiedono di poterci visitare a Yauri.

 

Una tesi, promozione, sviluppo

La maggior parte delle richieste che abbiamo ricevuto riguardano delle tesi (o lavori di diploma) per studenti che hanno concluso gli studi universitari. Come abbiamo scritto all’inizio, lo stato peruano non naviga nell’oro e l’educazione è agonizzante. Cosa proporremo a Yauri? Ebbene a Yauri abbiamo diversi artefatti solari che funzionano molto bene nella pratica che peró non sono mai stati evaluati a fondo.

Un esempio, il forno scalda fino a 180°C, punto. Con quanto sole? In quanto tempo? Come influe il colore sulla temperatura? Perché non utilizzare tre vetri al posto di due? Ecc. ecc., ci sono una quantità enorme di punti che si possono migliorare e sopratutto si puó e si deve mettere tutto su carta. Perché devo fare io questo lavoro? È un lavoro accademico che posso lasciare a degli accademici, sotto la supervisione mia e dei loro professori universitari. Allo stesso momento, perché non lasciare a dei peruviani il lavoro di promozione e sviluppo? Il nostro è e rimarrá un appoggio tecnico, chissá forse anche grazie all’appoggio di qualche scuola o istituto svizzero visto che in CH siamo (o lo eravamo?) tra i leaders mondiali nel campo dell’utilizzo dell’energia solare. Giá che tocchiamo il tema, se sei interessato a lavorare nel campo dell’energia solare o conosci qualcuno che lo è non esitare a darci un fischio.

 

COSUDE

Non è una parolaccia in dialetto della val Brembana e nemmeno il canto di un alpaca, è la sigla dell’agenzia svizzera per lo sviluppo e la cooperazione, attiva in Perú e che appoggia anche progetti della BMI.  In uno dei due incontri nazionali che si tengono annualmente in Peru per i 15 collaboratori della BMI attualmente presenti nel paese, abbiamo avuto il piacere di accogliere Chantal Nicod, responsabile di COSUDE nel Peru. Vi posso garantire che stanno facendo un lavoro molto interessante e lo svolgono in modo tremendamente professionale.

Come svizzeri si puó solo essere orgogliosi di instituzioni di questo tipo che lavorano grazie ai soldi dei contribuenti. Interessante è stato l’ntercambio di idee ed esperienze con Chantal, conoscere le differenti filosofie di lavoro. Siamo colonizzatori moderni? Cosa significa avere cultura? Temi mooolto delicati ed avvincenti.

 

La cultura, un bene? Un dono?

Dopo quasi due anni di permanenza sulle Ande peruviane, se qualcuno mi chiede: Che cosa ti manca del tuo amato Ticino o Svizzera, Europa?  (apriamo i nostri confini). Oserei dire la comunicazione, la musica, l’arte, generalizzando si puó parlare di cultura. Il campesino è una persona molto chiusa, riservata, il suo mondo a volte tiene una superficie di 100km2. Nella provincia abbiamo giá incontrato persone che non conoscono villaggi distanti 10km dal loro focolare. Ti senti veramente strano quando parli di Elvis Presley, il ré del rock, con un giovane di Yauri (città di 25'000 abitanti) e ti guarda con due bei occhioni spalancati. La medicina migliore? Vai un paio di giorni a Cusco, ti annoi e torni a casa felice. Ad ogni modo la globalizzazione mediatica non ha risparmiato nemmeno Yauri, in un anno le cabine di internet si sono quintuplicate (sono passate da una a cinque). E noi? Fermi a guardare? Noooo,

 

Eccoci in interdett

Ammetiamolo, la “colpa” non è nostra ma bensí di un amico della vecchia guardia, Nicola Balzano di Mesocco. Il caro Nicola ci ha chiesto di poterci mettere in rete e chiaramente abbiamo accettato piú che volentieri. Vi invitiamo a visitare il nostro sito, leggere i differenti testi, guardare le differenti foto e chiaramente farci giungere un commentario positivo e costruttivo quassú a quota 4’000msm. La nostra pagina web riponde al nome di:

www.anzwers.org/free/peru/index.htm

 

 

Un Abrazo

Carissimo lettore, se ti sei annoiato leggendo questa missiva, se desideri più informazioni, l’aria nitida e senza smog non ti fá paura, non esitare, ci puoi visitare, “mailare”, scrivere al seguente indirizzo:

Luciano y Andrea RE

Parroquia Santa Ana

Yauri / Espinar

Dpto. de Cuzco

Perù

oppure:      intisolar@bluemail.ch

Se desideri sostenere finanziariamente il progetto, ti ringraziamo sin d’ora.

Il nostro conto è:

MBI Locarno

69-2810-2

commento: Andrea + Luciano Ré in Perù

 

La MBI gira i versamenti senza nessuna deduzione direttamente a noi.

 

La Missione Betlemme Immensee (MBI) è un’opera missionaria cattolica animata da personale religioso e laico che promuove gli scambi e la collaborazione tra culture e religioni diverse. La MBI è presente in Africa, America Latina Asia ed Europa. I suoi collaboratori, circa 200 persone tra laici e religiosi, sono attivi in vari settori della cooperazione allo sviluppo (formazione scolastica e professionale, salute e prevenzione sanitaria, attività sociali e promozione agricola) e della pastorale (gruppi biblici, promozione di comunità parrocchiali ed animazione).

www.bethlehem-mission.ch

 

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